Eccolo qui! :)
Al momento di lavoro faccio proprio l’illustratore. Diciamo che riesco a sopravvivere facendo questo mestiere. Ovviamente integro i guadagni con attività come workshop e laboratori di vario tipo o un po’ di attività imprenditoriale tipo vendere stampe o altri gadgets. Sono anche un musicista e la cosa mi aiuta ad arrotondare di tanto in tanto, anche se questa attività non la considero assolutamente un lavoro nel, mio caso; è più uno sfogo, una necessità, un’occasione per viaggiare un po’ e incontrare gente. Spero di poter continuare così perchè fare anche un altro lavoro, uno di quelli da scrivania ad esempio, mi risucchierebbe via troppe energie vitali per potermi poi dedicare anche a ciò che amo, ovvero disegnare. Ho già sperimentato la cosa per un periodo ed è stata davvero dura.
2- Ci racconti come si svolge una tua giornata-tipo?
Mi sveglio, faccio colazione, mi lavo e poi vado nel mio piccolo studio a lavorare. Faccio molte pause (la mia soglia dell’attenzione è davvero bassissima). Qualche volta esco a farmi un caffè e un giretto col sole, ma solo col sole, la odio la pioggia. Poi mi cucino un bel pranzo, un po’ di svago da internauta e di nuovo lavoro con tante, tante pause, musica, un succo o un te, qualche volta, anzi raramente, un po’ di attività fisica. Alla sera ceno e poi o guardo un film, se c’è qualcosa di interessante guardo la tv, oppure esco con gli amici, vado ad ascoltare un bel concerto o a bere una birra.
Insomma, niente di che.
Che vi aspettavate?
Di tutto: film, musica, libri, graphic novel e poi con le cose che vedo per strada, le cose che mi capitano sotto gli occhi. Nei miei disegni ci finisce di tutto, un po’ come sotto la mia scrivania.
4- C'è qualcosa che vorresti dire al te stesso del passato?
Me la chiedo spesso questa cosa. Per quanto cambierei un sacco di cose, credo che fare le stesse identiche cose. In fondo è proprio grazie ai miei errori che ho finito col diventare ciò che sono. Però un paio di consigli al me del passato li darei: farei scoprire al Massimiliano del passato i libri illustrati un po’ prima, perché ci ho messo un bel po’ di tempo, e poi gli direi di godersi un po’ di più i nonni e i bei momenti in famiglia. Mi manca terribilmente la spensieratezza dell’infanzia.
Ok, allora: caro Massimiliano, che cosa ti piacerebbe illustrare? Di cosa vorresti parlasse la prossima storia che illustrerai?
Grazie per la domanda, è proprio quella che avrei voluto mi facessi. Mi piacerebbe illustrare una storia di cowboy oppure di un eschimese o anche di una qualche tribù africana. Non so perché, ma sono in fissa con queste cose… se ne avete, fatevi sotto, scrivetemi.
Ah, dimenticavo, sono un gran rompiballe.
Se anche a voi le immagini, i colori e la tecnica di Massimiliano fanno brillare gli occhi, vi consigliamo di farne una scorpacciata sul suo blog (qui) e di seguirlo sulla sua pagina facebook (qui).
Il prossimo appuntamento con La Tana delle Ficcanaso è per il terzo venerdì di luglio: chi sarà il prossimo a cadere tra le nostre grinfie?