Professionista dell’editoria per ragazzi? Stranamente c’è una convergenza interessante tra ciò che sono e ciò che faccio.
2- Ci racconti come si svolge una tua giornata-tipo?
Si potrebbe riassumere con sveglia-computer-palestra-film/uscita: di una noia sconvolgente. Il fatto è che il 90% delle cose eccitanti di una giornata-tipo avvengono nella mia testa…
3- Con cosa nutri la tua creatività?
Con i viaggi, brevi e frequenti. E con le sfide nuove, tipo torno all’università a quarant’anni ma in un’altra lingua. Oppure, mi rimetto a disegnare dopo dieci anni che non tocco una matita. Cose rilassanti così.
Studia l’inglese ADESSO e cerca di arrivare a trent’anni con un proficiency. Grazie.
5- Una domanda a piacere!
Da scrittrice per ragazzi, qual è la cosa che più ti manca dell’infanzia?
Le giornate passate in strada, senza cellulari, senza schermi, con gruppi di amici da venti o più, a correre come se non ci fosse domani e a sognare il futuro nel vento dell’estate.
C'è però dell'altro: qui a StorySelling, nonostante non ci si consideri social addicted, non ci facciamo certo sfuggire novità e riflessioni dei nostri scrittori preferiti (altrimenti che ficcanaso siamo?).
Seguendo Manuela sul suo profilo facebook, ci siamo spesso imbattute nei suoi racconti e pensieri che abbiamo trovato interessanti e d'ispirazione. Abbiamo pensato perciò di chiedere a Manuela di condividerne uno con i nostri lettori. Un racconto su come l'atteggiamento di un adulto nei confronti di un bambino possa influenzarne fortemente il futuro.
(E con ciò vi diamo appuntamento alla prossima sficcanasata: ci rivediamo il terzo venerdì di agosto!)
Metteva sempre BRAVISSIMA ai miei temi, eppure quando mia madre andava a leggerli, trovava un sacco di errori.
La prima volta pensò che la maestra fosse distratta.
La seconda pensò che magari non vedeva bene, visti gli occhiali che portava.
La terza le telefonò per capire come mai non sottolineasse gli evidenti errori di grammatica che facevo nei miei temi.
E lei le rispose: "Signora, non lo faccia. Sua figlia quando scrive ha una grande fantasia, scrive di getto e con entusiasmo, se le facessimo notare gli errori potrebbe bloccarsi. Così invece si correggerà da sola man mano che studieremo la grammatica, senza perdere il piacere della scrittura."
Quella maestra è diventata nel tempo una di famiglia, presente in ogni occasione speciale come una nonna saggia a cui dobbiamo tanto.
I suoi BRAVISSIMA mi hanno sproporzionatamente aiutata a non perdere il piacere della scrittura. Al punto che la scrittura è diventata la mia vita.
E io spero che questa storia possa servire a tanti adulti che hanno paura degli errori dei bambini."