
1- Ok, sei un illustratore. Ma, di mestiere, cosa fai?
Mi occupo di scomposizione molecolare delle particelle Z-omega all'interno del programma di ricerca di forme di vita su Marte. Sono, in effetti, un bio-ingegnere della NASA. A volte sono anche un astronauta, un pompiere, un ladro e un poliziotto. All'occorrenza, cowboy ed esploratore.
2- Ci racconti come si svolge una tua giornata-tipo?
Sveglia abbastanza sul presto, comunque, visto che la cosa è piuttosto variabile, non oltre le otto. Caffè. Svolgo alcune delle funzioni casalinghe che divido con mia moglie. Entro nello studio (si, ho lo studio attaccato a casa… quasi parte di essa) e comincio a ragionare sul da farsi. Quindi faccio ciò che vi è da fare e, generalmente, si tratta di iniziare, continuare, completare, delle illustrazioni. Ad una certa ora esco a fare un po' di spesa per il pranzo e per la cena. Preparo il pranzo per me e la mia famiglia e gioco con l’orrenda cagnaccia gialla (n.d.ficcanaso: lui la chiama "orrenda" ma, vi assicuriamo, è tutto il contrario!). Quest'ultima cosa, in realtà, è costantemente distribuita in tutta la giornata. Caffè. Torno nello studio e continuo a lavorare fino a sera, quando preparo la cena e, via dicendo, fino a quando me ne vado a dormire.

Con tutto. Con gli amici, con la mia famiglia, con la cagnaccia e con l'osservazione costante e piacevole del lavoro di colleghi e di artisti di vario genere.
4- C'è qualcosa che vorresti dire al te stesso del passato?
Si. Gli direi di scegliere meglio, di lavorare meglio e di osare di più.
5- Una domanda a piacere!
Hum… posso parlare del rapporto tra Uomo e Divinità in Leonardo, Michelangelo e Caravaggio?
Nel ringraziare Gianluca per la sua disponibilità, vi ricordiamo che potete leggere tutte le interviste precedenti ai nostri meravigliosi ospiti qui.
La Tana delle Ficcanaso vi dà appuntamento al terzo venerdì di gennaio: chi sarà il primo ospite del 2016?